Ho scritto molto - nei libri già pubblicati da importanti Case Editrici - e continuerò a scrivere sull'Arte, rintracciando il nesso spirituale che la realizza come profonda riflessione dell'esperienza umana. Negli anni ho anche messo la mia penna a disposizione degli artisti, esprimendo con chiarezza meditativa i loro messaggi.

Nella crisi attuale, l'Arte deve assumersi la responsabilità di approfondirsi, divenendo il veicolo creativo ed esemplare del nuovo; per questo diviene ancor più rilevante la sua capacità di comunicazione. In tale prospettiva, anche la scrittura sull'Arte assume un nuovo significato: cessando d'essere un'esercitazione di mestiere, deve saper esprimere la vitalità intuitiva che può raggiungere il cuore delle persone, per resuscitarlo col sentore di ciò che è vero.

In questo sito intendo donare visibilità agli artisti che hanno deciso di avvalersi della mia scrittura per presentare il loro lavoro. Inoltre presento le mie meditazioni su importanti artisti storici.


SATVAT E' ARTISTA VISIVO E SCRITTORE

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martedì 16 novembre 2010

Satvat per Julliet Ramirez Hernandez

Julliet Ramirez Hernandez - Cassandra Mistica
La pittrice venezuelana Julliet Ramirez Hernandez applica nelle sue immagini surrealiste un chiaro talento di “sognatrice”, nel senso sciamanico. Tale “sognare” spirituale è il mezzo per addentrarsi nei territori irrazionali e simbolici della Vita, nel misterioso Nagual delle correnti interiori, caotiche e irrefrenabilmente creative. Lo sciamano non pietrifica il flusso e il potere della visione con la mediocrità del senso comune, bensì ne cavalca con saggezza l'onda poderosa, traendone forze che sono normalmente inaccessibili. Julliet realizza questo compito con una sensitività squisitamente femminile, da Cassandra mistica, dipingendo una realtà onirica che necessita della Luna per rendersi manifesta. 

Intensa è la sua impressione del colore: ha quella pregnanza che il mondo manifesta all'imbrunire, quando le cose, prima d'oscurarsi, esalano dei bagliori cromatici ancor più saturi che durante il giorno, ben più intimi e segreti. Il colore femminile non è tintura epidermica, ma promana dall'interno come qualità intrinseca di vita e di coscienza. Il Surrealismo della pittrice non è affatto mentale, essendo purificato da ogni astuzia arrogante; è originato dal cuore, perciò è morbido e rotondo, e insieme naturale, rendendosi esistenzialmente efficace ed evocativo. Coinvolge lo sguardo a penetrare un bosco incantato, dove nel plenilunio danzano sacerdotesse estatiche, mentre tutt'intorno la vegetazione partecipa al rito con sgargianti fioriture, e frutti gravidi di succhi vitali, pronti ad essere colti. La donna è regina di questo regno d'anima, pulsante e magico; nello specchio della pittura si svolgono le vivide immagini dell'incantatrice: divinità femminili, profondamente umane, che risplendono sorrisi di Monna Lisa; sirene annegate nel languore sino alla saggezza; animali totemici; paesaggi dell'oltrespazio. L'opulenza animica delle varie figure è nutrita dalla maternità universale di Pachamama, la Madre Terra; per questo, anche se solitarie, sono sorrette da un sentimento di corale rispondenza. 

La meditazione dell'artista testimonia tutto ciò con purezza, nel qui-e-ora che accende il fuoco innocente della visione; tale Eros feconda il grembo della Vita e dell'Arte, partorendo il fantastico. Tutto appare fermo, colto nell'attimo con ieratica presenza, eppure internamente fluido, alchemicamente mercuriale. Julliet Ramirez Hernandez si è spinta a fondo, sino a conoscere la più profonda natura di ogni artista: l'essere veggente e capace dei segreti poteri della creazione. La sua opera è ricca di possibili richiami alla grande pittura dell'America Latina. Ad esempio, troviamo assonanze con i quadri di Frida Kalho, essendo parimenti una pittura fantasmagorica di donna, riflessione intima di sé che è colma di umori e sentimenti femminili. Tuttavia il senso tormentato del dramma, portante nella riflessione creativa di Frida, è stato maggiormente risolto, superato meditativamente al di là dei retaggi spinosi dell'io. In virtù di tutto questo, l'arte di Julliet è un'occasione di celebrazione e magia.

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