Ho scritto molto - nei libri già pubblicati da importanti Case Editrici - e continuerò a scrivere sull'Arte, rintracciando il nesso spirituale che la realizza come profonda riflessione dell'esperienza umana. Negli anni ho anche messo la mia penna a disposizione degli artisti, esprimendo con chiarezza meditativa i loro messaggi.

Nella crisi attuale, l'Arte deve assumersi la responsabilità di approfondirsi, divenendo il veicolo creativo ed esemplare del nuovo; per questo diviene ancor più rilevante la sua capacità di comunicazione. In tale prospettiva, anche la scrittura sull'Arte assume un nuovo significato: cessando d'essere un'esercitazione di mestiere, deve saper esprimere la vitalità intuitiva che può raggiungere il cuore delle persone, per resuscitarlo col sentore di ciò che è vero.

In questo sito intendo donare visibilità agli artisti che hanno deciso di avvalersi della mia scrittura per presentare il loro lavoro. Inoltre presento le mie meditazioni su importanti artisti storici.


SATVAT E' ARTISTA VISIVO E SCRITTORE

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lunedì 11 ottobre 2010

Satvat su Richard Pousette-Dart

Richard Pousette-Dart - Uccello primordiale - 1944
Un giovane Richard Pousette-Dart sorride nella famosa foto degli Irascibili, gli artisti esplosivi della Scuola di New York. In effetti, pur se nella sua pittura ha esperienziato una gestualità libera, in qualche modo affine a quel Movimento, egli ha espresso una vivace riflessione alchemica e spirituale, che si è distanziata in altitudine dalla fermentazione puramente catartica dell'azione. La sua arte ha percorso territori selvaggi, in cui il segno si è sottoposto a rituali iniziatici nei vortici e nelle onde del mutamento, ed in cui il colore si è approfondito nella propria intrinseca saggezza, sino a divenire materia archetipica e pulsante. In tutto ciò, Richard Pousette-Dart ha conservato un eccezionale senso della misura, non declinato dal raziocinio bensì dalla spontaneità consapevole. Egli si è arditamente esteso in ogni direzione, ma mantenendosi connesso con il centro, con la radice della presenza meditativa. Per questo la strutturazione pittorica è spesso ripartita a croce, intersecando il piano orizzontale terrestre con quello verticale e celestiale. Per questo nella sua opera è così presente il cerchio simbolo dell'interno/esterno, simbolo del Tutto. E pure nel puntinismo cromatico che dilaga dalle sue tele più tarde, possiamo accorgerci che nessuno dei milioni di punti è casuale o distratto, ma intensamente e meticolosamente partecipato. Un tale controllo dell'opera è possibile solo all'Artista Interiore, che è pura testimonianza creativa della Vita stessa.

Nei lavori giovanili, già intuitivamente maturi, egli meditava con forme d'occhio (virtù della visione) e forme d'uccello (ascesi e liberazione). Egli esercitava onde ellittiche, come orbite cosmiche e diagrammi astrali, riflessi nel dipinto per evocare l'Unità spirituale del Sotto e del Sopra, recitando artisticamente la Tavola Smeraldina. Richard Pousette-Dart ha avuto meno notorietà dei suoi roboanti amici Irascibili, restando appartato nelle proprie meditazioni. Le vette insondabili e commuoventi della sua pittura sono affatto per la massa, ma per l'estimatore sensibile, per l'amante appassionato. Allora i suoi dipinti straordinari si rivelano vivi, pulsanti, capaci d'attrarci in un altrove, perfettamente presente, in cui ritroviamo la vibrazione estatica che permea ed unisce noi stessi ed il Tutto.

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